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10.06.19

Alimentazione e tumori: come prevenirli

di Santini Rachele

Uno stile di vita alimentare ricco di carne, cibi raffinati e di elevate quantità di zucchero, aumenta il rischio di patologie tumorali. È noto invece come cereali integrali, proteine vegetali e verdure possano svolgere un ruolo protettivo in tal senso.

Pochi studi affrontano il ruolo dell’alimentazione sulla guarigione o sulla progressione della malattia e, per questo motivo, molti oncologi non sanno cosa rispondere alla domanda dei loro pazienti su cosa dovrebbero mangiare.

Cercheremo di fare un po' di chiarezza nelle prossime righe.

Uno dei punti saldi è che chi è in sovrappeso corre un maggior rischio di ammalarsi di vari tipi di tumore e chi è già ammalato, se in sovrappeso, ha più difficoltà a guarire.
Occorre rimanere snelli o ritornarci se non lo siamo più.
È confermato come l’esercizio fisico porti a una riduzione del rischio di ammalarsi, soprattutto per i tumori alla mammella e al colon.

Cosa possiamo fare per prevenire la malattia neoplastica e/o sfavorire lo sviluppo di cellule tumorali?

  • Controllare la glicemia. È bene sapere che le cellule tumorali consumano il 20-30% di glucosio in più rispetto alle cellule sane e chi possiede un livello di glicemia alto, seppur all’interno del valore di normalità, corre un rischio maggiore di ammalarsi.
    È consigliabile ridurre il consumo di alimenti ad alto indice glicemico come le farine raffinate (00 e 0), il pane bianco, i dolci confezionati e il riso bianco ed abituarsi a mangiare cereali integrali associati a legumi (proteine vegetali) e a verdure.
  • Controllare l’insulina. L’insulina è l’ormone pancreatico con azione ipoglicemizzante (abbassamento della glicemia post-prandiale).
    Esistono alimenti che stimolano direttamente la produzione di insulina come il saccarosio. Inoltre alimenti ricchi di grassi animali, come le carni rosse, il burro e alcuni formaggi, ostacolano il funzionamento di questo ormone portando a una condizione nota come insulino-resistenza che, a sua volta, può avere una serie di conseguenze come lo sviluppo del diabete mellito di tipo-2 che può favorire lo sviluppo di tumori.
  • Controllare lo stato infiammatorio. L’infiammazione è un meccanismo di difesa del nostro organismo ma il prolungamento di uno stato infiammatorio è tutt’altro che benefico.
    Un lieve stato infiammatorio cronico associato alla sindrome metabolica favorisce la comparsa di patologie croniche quali diabete, malattie cardiovascolari e tumori maligni.


Per controllare i livelli di infiammazione è bene ridurre il consumo di cibi pro-infiammatori come le carni, sia bianche che rosse, e aumentare il consumo di pesce ricco di omega-3 e cereali integrali.

Dott.ssa Santini Rachele
Laurea Magistrale in Farmacia (Farmacista)
Master II° liv in Nutrizione umana
rachele.santini01@gmail.com

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Credo da sempre nella Medicina della persona e per la persona, quella che si concede il lusso di prendere e dare in egual misura (ricevere esperienza e offrire consapevolezza), quella che entra in punta di piedi nella vita dei pazienti senza pretendere di decidere per loro ma con loro;

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