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18.03.20

Infezione da candida: come comportarci a tavola

di Luca Pacciolla

Il termine Candida viene comunemente utilizzato come sinonimo di candidosi o candidiasi, un'infezione causata da un fungo (più precisamente un lievito).
La maggioranza delle candidosi è causata dalla Candida albicans, che vive normalmente sulle mucose genitali e nel cavo orale.

la Candida non nasce come elemento patogeno, in realtà è normalmente presente nel nostro intestino come saprofita, quindi utile per la digestione di carboidrati, ed è tenuta a bada da diversi altri batteri buoni (lactobacillus acidophilus in primis, ma anche l. reuteri) che ne prevengono l'iperproliferazione e la conseguente dannosità.
Determinate circostanze, (lievi stati di deficit immunologico, uso di antibiotici, uso della pillola contraccettiva, diabete ecc.) predispongono ad una condizione di disbiosi intestinale, cioè di diminuzione dei batteri benefici, creando terreno fertile per la proliferazione di questo fungo che non ha più gli antagonisti a 'tenerlo sotto controllo'. In questo caso la candida può crescere velocemente e più abbondantemente, provocando sintomi fastidiosi e irritazioni a livello delle mucose.

Circa 2/3 di tutte le donne in età fertile ha avuto almeno un episodio di candidosi vaginale nell’arco della sua vita che, nel 4-5% dei casi, si trasforma in vaginite ricorrente cronica (se si verifica in più di 3 episodi all’anno), estremamente difficile da controllare e quasi mai curata in via definitiva prima della menopausa.

INDICAZIONI NUTRIZIONALI:
E’ importante ridurre cibi ricchi di zuccheri e lieviti, i “cibi” preferiti dalla candida e che quindi la fanno proliferare. Per quanto riguarda gli alimenti ricchi di zuccheri, occorre considerare che non si tratta solo di dolci, bevande zuccherate e alimenti contenenti zuccheri (saccarosio in genere). In questa categoria occorre inserire anche cereali raffinati (pasta, riso,pane non integrali ad esempio..) ai quali è bene preferire la tipologia integrale da consumare comunque con moderazione (60-80g a porzione, peso a crudo). Sono da moderare anche il miele e la frutta dal sapore molto dolce, chiaro segno della sua ricchezza in zuccheri.
Per quanto riguarda invece i lieviti, questi sono presenti in prodotti da forno, ma anche in alimenti fermentati, come aceto, crauti, formaggi, vino che per loro natura contengono fermenti che “nutrono” il fungo. Fanno eccezione lo yogurt al naturale, il kefir e il miso (una sorta di paté ottenuto dalla fermentazione della soia con un cereale aggiunto), anch’essi fermentati, che però se ben tollerati possono addirittura essere d’aiuto nel trattamento della candida.
Occorre evitare anche tutti gli alimenti contenenti additivi e/o grassi di cattiva qualità (come quelli di palma o idrogenati oppure i grassi saturi presenti in modo abbondante in alcuni formaggi e negli insaccati ), i quali pur non nutrendo direttamente la candida, indeboliscono la flora intestinale 'buona', lasciando spazio per l’appunto alla proliferazione della candida. Per vincere la candida è importante aumentare l’apporto di fibre, antiossidanti, sali minerali e vitamine, tutti presenti in quantità abbondanti nella verdura, ma anche nella frutta che però non deve superare indicativamente i 200g al giorno e che va scelta solo tra quella meno zuccherina, come mele verdi, mirtilli, lamponi, more.
Non dimentichiamo inoltre di utilizzare l’olio extravergine di oliva crudo come condimento per i nostri piatti. Contiene infatti l’acido oleico, che è un potente fungicida.

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